STORIA DI TEGOLAJA

Quella del Podere Tegolaja è una storia con radici profondissime.

QUANDO LA TOPONOMASTICA SVELA ORIGINI LONTANE.

In posizione equidistante tra Santo Pietro Belvedere e Capannoli, Podere Tegolaja apre la vista a uno splendido panorama: a tramontana, il nucleo di ville sorto intorno al castello di Capannoli, e a levante i borghi di Peccioli, Montefoscoli, Alica e Forcoli.

Ed è proprio qui che la storia inizia a fare capolino: il rinvenimento di oggetti di epoca etrusca e romana sono il segno evidente della presenza di villaggi sin da tempi antichissimi.

I nomi, attribuiti dai nostri avi, celano le origini e la natura di ciò che ci circonda: il toponimo Tegolaia, per esempio, denota la presenza delle fornaci, che beneficiavano della conformazione argillosa del suolo e dell’abbondante presenza di acqua.

DALLA FORNACE, ALLE CASE PODERALI.

Le case poderali Tegolaia 1, quella più in eminenza e ultima residenza del conte Augusto Gotti Lega e Tegolaia 2, probabilmente edificata su vecchi manufatti dell’antica fornace, sono state a lungo tempo parte della Fattoria Giglioni, poi Masi, e infine Gotti Lega.
Dopo l’alienazione della fattoria ai fratelli Ferretti, industriali del settore mobiliero, le unità poderali di Tegolaia sono rimaste al conte Augusto Gotti Lega (1904-1979), che ha trasformato Tegolaia 1 in una comoda abitazione con annesso il podere, comprendente vigneto, frutteto, chiudenda e seminativo.
Dopo la morte del conte, alterne vicende hanno riguardato i possedimenti, venduti e poi nuovamente acquistati dal conte Andrea Gotti Lega (1944-2019), figlio di Augusto.
Questi è stato l’autore di un notevole piano di interventi, a partire dal 1999, con la piantumazione a più riprese, sia in terreni sabbiosi che argillosi, di circa 2000 piante di ulivo di varie qualità, tra queste le varietà Frantoio, Leccino, Pendolino, Maurino e Moraiolo.
La vigna, invece, realizzata negli anni 70 dal conte Augusto, vede una marcata presenza di Sangiovese, ma vi sono pure Trebbiano, Malvasia, Cannaiolo e Ciliegiolo.

NEL MARZO 2022, SIAMO ARRIVATI NOI.

All’asta pubblica, abbiamo acquisito varie particelle di terreni appartenute ai Gotti Lega, per un totale di 29 ettari. La nostra intenzione? Proseguire la strada intrapresa dai vecchi proprietari, ovvero dedicarci alla produzione enogastronomica di qualità, secondo i criteri dell’agricoltura sostenibile.